Il progetto riguarda le pertinenze di un edificio costruito contro il fianco della prima collina torinese, ristrutturato con una ispirazione moderna. Anche il giardino doveva, secondo la committenza, rispecchiare la filosofia che aveva ispirato il progetto degli interni, adottando volumetrie semplici e linee essenziali. La parte di giardino prospiciente al cancello di ingresso alla proprietà è stata suddivisa in due parti: un giardino di graminacee e un giardino con piante più tradizionali. Nella parte centrale del giardino è stato ritagliato uno spazio di 7x7m con vasche in mattoni che determinano un andamento ondulato del percorso. All’interno delle vasche sono stati inseriti Buxus sempervirens, Ophiopogon Japonicus e Allium Giganteum. Per dare un effetto morbido ma sofisticato all’insieme sono state utilizzate graminacee come il Miscanthus e il Pennisetum. La strada di accesso è costeggiata da vasche che ospitano Phyllostachys mitis viridis e nigra. Nell’immediata pertinenza dell’ingresso è stata progettata una vasca in cemento attraversata da due passerelle di teak. La vasca ospita piante acquatiche e palustri in varietà e, oltre ad essere di grande effetto scenico, ha permesso di risolvere i problemi legati alle differenze di quota.